La tensione muscolare da ansia è una delle manifestazioni fisiche più comuni legate allo stress e agli stati ansiosi, e si verifica quando il corpo rimane in una condizione di allerta costante che stimola la contrazione involontaria dei muscoli. Questo accade perché l’ansia attiva il sistema nervoso simpatico, rilasciando ormoni come adrenalina e cortisolo che preparano l’organismo alla cosiddetta reazione “lotta o fuga”. Se questa condizione si prolunga, i muscoli, soprattutto quelli del collo, delle spalle e della schiena, restano irrigiditi generando dolori persistenti, affaticamento e a volte anche cefalee di tipo tensivo. La tensione muscolare da ansia può influenzare anche la postura, creando un circolo vizioso in cui il disagio fisico amplifica l’ansia stessa, con ripercussioni sul sonno e sul benessere generale. Imparare a riconoscere i segnali del corpo, praticare tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, lo stretching dolce o la meditazione, e dedicare tempo ad attività che favoriscono il rilascio di endorfine, come l’esercizio fisico regolare, può contribuire a sciogliere gradualmente l’irrigidimento. Inoltre, sviluppare una maggiore consapevolezza delle proprie emozioni e dei fattori che generano stress è fondamentale per ridurre alla radice gli episodi di tensione muscolare da ansia e migliorare la qualità della vita.